Dal risvolto di copertina, dove è sintetizzata la biografia dell’autore, risulta che Stefano Bettio ha tre hobby: la corsa, praticata, raccontata e organizzata (è anche presidente del Venezia Runners Atletica Murano), la Storia medioevale con un occhio particolare alla “sua” Serenissima (essendo lui veneziano a tutti gli effetti), l’ostinato giardinaggio sul piccolo terrazzo di casa, con raccolti assai magri.
Dei pomodori o delle pesche da balcone non abbiamo notizie (forse i raccolti sono realmente magri), ma delle sue due altre passioni abbiamo abbondanti e dettagliate tracce nel libro in questione, “L’enigma dei giganti”, pubblicato nel mese di giugno e acquistabile per 12 euro. Un libro da leggere “tuttodunfiato” specie se si è appassionati di corsa; piacevole già a partire dalla originale copertina, che vede insieme l’autore e il suo amico Roberto, distinguibile per i piedi… da runner, di uno che fa i trail decisamente in natura. Roberto è il protagonista del libro, o meglio, uno dei protagonisti; gli altri sono il professor Luigi Anselmi, un esperto di reliquie dell’Alto Medioevo e Bon da Metamauco, comandante di una acazia a tre vele, nave mercantile veneziana in voga già prima dell’anno Mille (per la cronaca, nella Basilica di San Marco alcuni mosaici ben la rappresentano).
Che ci fanno, insieme, tre personaggi così diversi – e uno vissuto ben oltre un millennio fa – in questo libro? Il primo corre il Tor des Géants, di cui troviamo minuziosa descrizione, portandosi dietro, ritrovato per caso, un insolito talismano (Roberto alla fine crede che lo sia davvero); il secondo indaga sulle origini del suddetto talismano, il terzo è impegnato invece nell’avventuroso trafugamento, nell’anno 828, delle reliquie di San Marco e nel loro trasporto da Alessandria d’Egitto alla città lagunare, per essere traslate nella cappella del Doge che poi diventerà la sontuosa Basilica che tutti conosciamo. Insomma, tre belle storie che si intrecciano, capitoli che si alternano; la grande corsa tra i giganti della Val d’Aosta, con personaggi dal nome di fantasia ma che a noi, che bazzichiamo il Tor, ci è sembrato di individuare facilmente;
le scoperte e i misteri del professor Anselmi nei musei alessandrini; le vicende rocambolesche del capitano Bon da Metamauco e del suo secondo Andrea da Torcello detto Rustico. Uniti da questo misterioso talismano, che ha i suoi segreti ben conservati. Saranno alla fine svelati? Lo lasciamo naturalmente alla lettura. Che, come detto, sarà piacevole, anche se a farla “tuttadunfiato” è destinata purtroppo a finire presto.
Nei mesi successivi ad ogni edizione del Tor des Géants c’è qualcuno che trasforma la propria esperienza in un libro. Questo ci è sembrato un modo “nuovo” per raccontarla.
Il libro si può acquistare tramite il sito www.libreriadellosport.it