TORX Trail Running Races 6-15 Settembre 2024

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Tor, la medicina e la tecnologia in campo

Il Tor è anche ricerca e vede il coinvolgimento di diverse unità operative: il Centro di Alta Specializzazione di medicina e neurologia di montagna, che ha sede nell’ospedale di Aosta, l’IFC/ CNR di Pisa, l’IBFM/ CNR di Milano, il settore psichiatria dell’Università di Pisa.
Le ricerche in questa edizione 2017 vengono effettuate su ultratrailer volontari che partecipano al Tor des Géants® e al Tot Dret, quindi attivi su distanze diverse e con tipologie di gestione differenti.

Sostanzialmente sono in corso studi sull’invecchiamento di chi fa endurance e sui relativi rischi cardiovascolari, sull’elasticità vascolare e, infine, sul comportamento psicologico dell’atleta prima e dopo la competizione, con particolare attenzione all’ansia, alla depressione e alla valutazione del rischio.

L’invecchiamento dell’organismo, dovuto alla morte cellulare, viene misurato attraverso la lunghezza dei telomeri, strutture del DNA cellulare che hanno una funzione protettiva delle singole cellule. E’ stato comprovato l’accorciamento di questi telomeri in atleti che hanno portato a termine una gara di endurance trail; di conseguenza le loro cellule si deteriorano dunque l’organismo invecchia. C’è però anche una buona notizia: gli atleti che svolgono di norma un allenamento moderato e regolare o sono nella condizione di riposo pre-gara, hanno i telomeri di una lunghezza maggiore rispetto a chi, a parità di età e sesso, fa vita sedentaria.

Va aggiunto che questi studi non durano il tempo di una gara, ma gli atleti volontari che partecipano alla ricerca sono monitorati nel tempo.

Sempre in occasione del Tor 2017 è stato attivato il dispositivo chiamato Myogen, uno stimolatore a microcorrenti alternate che individua, valuta e al tempo stesso tratta istantaneamente aree corporee che presentino una attività bioelettrica modificata (zone algiche). Le applicazioni, non invasive, permettono un recupero del tono e della forza muscolare, una rapida ripresa della mobilità, oltre che azioni antalgiche e antiinfiammatorie. Insomma, per chi fa sport è un alleato decisamente efficace (per saperne di più: www.neomedica.org).

Aggiornato: Ven, 15/09/2017 - 17:23